In Camper a Riga

L'appuntamento è fissato per le 10.00. Arriviamo al mercato di Riga con un comodo pulmino privato al prezzo di un euro a testa circa. Aspettiamo un quarto d'ora che il gruppo ci raggiunga ed iniziamo la visita del mercato, ricavato all'interno di quattro hangar di fabbricazione russa che in passato ospitavano gli Zeppelin. Benché lo avessimo già visitato l'anno scorso, il giro delle bancarelle e dei negozietti non è affatto ripetitivo: ce ne sono decine di frutta e di verdura, di pesce e di carne, di abbigliamento e di articoli per la casa, e tutto a prezzi molto contenuti. Alcuni di noi ne approfittano per fare compere, altri si appagano solo guardando…
Usciamo dal mercato che ha smesso di piovere e facciamo il classico giro del centro. In effetti avevamo giudicato forse un po' troppo frettolosamente questa città, perché ad una seconda visita riusciamo ad apprezzarne maggiormente l'atmosfera gioiosa delle strade, l'aspetto spumeggiante di alcuni scorci e l'energia vitale che sembra emanare in ogni sua espressione. L'altr'anno non ci aveva fatto questo bella impressione e rimaniamo piacevolmente stupiti.

Clicca sull'immagine per ingrandirla

Roberto ed Anna, sapendo della lontananza del nostro camper, ci invitano gentilmente a pranzo, promettendoci un risotto strepitoso con i funghi galluzzi. Manterranno egregiamente la loro promessa, e noi per ricambiare l'invito gli promettiamo di sdebitarci in futuro con un'ottima carbonara.

Nel primo pomeriggio finiamo la visita di Riga, girellando rilassatamente per le strade del centro. Verso le 16.00, incalzati dai nostri compagni di viaggio e dal desiderio di rivalsa verso i gestori del Camping Nemo, decidiamo di non pernottare anche questa notte in campeggio, ma di raggiungere il lungo fiume assieme a tutto il gruppo. Alle 19.00 parcheggiamo il camper assieme agli altri.

Clicca sull'immagine per ingrandirla

Con la sola eccezione di Salvatore e di Mario, decidiamo di cenare fuori in un tipico locale lettone. Dopo un'assidua ricerca del locale giusto dove mangiare, finiamo ridicolamente in un locale in stile americano, con le cameriere vestite in classica maniera west e con un'ambientazione che richiama l'epoca dei cercatori d'oro. Addio al nostro pasto lettone!!
La cena non è un granché: il servizio è così lento che Claudio sfinito dall'attesa annulla l'ordinazione e Roberto riesce a pagare un misero piatto di gamberi fritti più di 30.000 lire!! Va beh, in fondo però ci siamo divertiti ugualmente, perché la compagnia e la conversazione sono stati ottimi.
Rientriamo ai camper ed andiamo a letto, ma Lorenzo non dorme molto bene a causa della musica ad alto volume diffusa da un locale nei dintorni. Ma non doveva essere un posto comodo e tranquillo per pernottarci?? Mah…